17 luglio 2006

Ingiustizia sportiva

Ingiustizia sportiva Come anticipato venerdì mattina dalla Gazzetta, era nell'aria che la sentenza su "calciopoli" avrebbe scritto una vera e propria pagina di INGIUSTIZIA SPORTIVA. E così è stato.
E' doveroso parlare di ingiustizia perchè a mio avviso c'è stata una disparità di giudizio fra le 4 Società coinvolte per le quali sono stati adottati due pesi e due misure. Peraltro così come era stato fatto anche al momento della richiesta delle pene da parte del procuratore Palazzi.
Si diceva che la pena inflitta alla Juventus sarebbe stata il "paletto di partenza" per valutare anche le altre squadre coinvolte, ma sembra proprio che da quel paletto non siano riusciti a prender le misure giuste nei confronti delle altre, affossando troppo qualcuno (Fiorentina e Lazio) e salvaguardando troppo qualche altro (il Milan, ovvio). Ma proviamo ad analizzare i casi uno per uno, partendo naturalmente dalla "Vecchia signora".

JUVENTUS

Era stata chiesta una serie inferiore alla B con penalizzazione. Alla fine invece le è stata concessa la serie B con -30 in classifica. Equivale praticamente alla serie C, anche se disputando un campionato eccezionale (diciamo con 32 vittorie su 42 partite) potrebbe comunque arrivare ai play-off e giocarsi il passaggio in serie A. Diciamo che il "paletto di partenza" non è stato messo molto in basso, nonostante le prove contro di loro fossero abbastanza importanti. Logicamente sono stati revocati alla squadra di Torino gli ultimi due scudetti conquistati.

FIORENTINA

Era stata chiesta la B con 15 punti di penalizzazione, ed alla fine è arrivata ma con 12 punti di penalizzazione. Non un grande sconto. Andando a leggere la "pena" inflitta ai bianconeri sembra che le due squadre siano considerate quasi sullo stesso piano. Appare quantomeno strano, visto che le "prove" in questo caso sono meno evidenti (sempre che esistano) rispetto a quelle degli altri Club. C'è qualcosa che non torna, almeno considerando il famoso "paletto di partenza".

LAZIO

Per i biancocelesti era stata chiesta la B partendo da -12, ma c'è un piccolo sconto anche per loro che partiranno da -7 sempre in serie B. Vale lo stesso discorso fatto per la Fiorentina, anche se in questo caso le "prove" sono leggermente diverse, e sarebbero anche un'pò più forti.

MILAN

I rossoneri, per i quali si richiedeva la serie B con partenza da -3, si sono ritrovati in serie A con 15 punti di penalizzazione. Sono anche ufficialmente fuori dalle coppe europee, ma una rinuncia dell'Empoli alla Coppa UEFA potrebe riamprire le strade dell'Europa al Diavolo. Si è sentito parlare di svista, ma personalmente non ci credo, altrimenti sarebbero da licenziare in tronco dal primo all'ultimo tutti coloro che hanno scritto questa sentenza. E' inutile dire che sono stati la squadra più avvantaggiata in questa sentenza. Conservando la serie A il Milan rimane comunque una squdara gradita ai grandi giocatori, a paritre proprio da quelli di Juve, Lazio e Fiorentina, così come anche a livello di sponsor e di diritti televisivi gli introiti saranno senza dubbio di un livello superiore. Se si pensa inoltre che l'anno scorso a fine campionato lo scarto in classifica con l'Inter è stato di 12 punti, si può pensare che i rossoneri lotteranno comunque per il titolo, o quantomeno per un piazzamento in Champions League.

Si può chiaramente parlare di ingiustizia sportiva, e proprio per questo le cose andranno per le lunghe, perchè i ricorsi contro queste sentenze saranno tanti.
Chiedono ad alta voce di essere tutelate la Juve ed il Milan, ma allora cosa dovrebbero fare allora Lazio e soprattutto Fiorentina? Mi preme ricordare che le due Società più importanti in Italia sono state le uniche due a contattare direttamente arbitri e/o guardalinee, c'è anche chi gli ha rinchiusi nello spogliatoio. Mi sembra che la cosa sia molto più grave rispetto ad esempio alla richiesta di essere tutelati (esercitare la tutela su qualcuno= con sign. generico, salvaguardare, proteggere, difendere) da parte della Fiorentina.
Adesso aspettiamo la vera giustizia, sperando che sia tale, non come quella sportiva che ha profondamente deluso.

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