Sembra proprio che i giocatori italiani siano "poco graditi" nel Campionato Italiano di Basket. Si, perchè andando a vedere gli scout della seconda giornata di campionato si "legge" che solo il 29,3% dei minuti totali di gioco sono stati "coperti" da giocatori di Nazionalità Italiana, e di questi molti sono "naturalizzati". Possiamo quindi dire tranquillamente che appena il 20% dei giocatori del Campionato Italiano è nato in Italia, sembra un controsenso ma è così.
Ogni anno in estate (e non solo) non si placano le discussioni fra la Lega Basket, la FIP, l'Associazione dei giocatori, che discutono sulle nuove regole per cercare di dare sempre più spazio ai giocatori "nostrani". Ma alla fine non cambia mai niente, ed anche quest'anno il regolamento vuole che gli italiani "a referto" siano 6 su 12, e di questi 6 ben 2 possono essere "naturalizzati". Vuol dire che ipoteticamente ogni squadra avrebbe la possibilità di non far scendere in campo nemmeno un giocatore di scuola italiana.
Le ragioni sono molteplici, ed in primis (a detta dei GM delle squadre) le richieste economiche dei giocatori italiani, che sono sempre più alte, almeno rispetto ai giocatori comunitari che arrivano nel nostro Campionato da autentici sconosciuti. Probabilmente le richieste sono alte perchè di italiani ne servono pochi alle squadre, e quindi loro logicamente sparano alto. Se le squadre fossero obbligate a presentare a referto 8/9 giocatori italiani il mercato sarebbe molto più ampio, e le richieste economiche diminuirebbero.
Tanto per entrare nel dettaglio, la squadra che ha schierato per più minuti i giocatori italiani nella seconda giornata è stata Biella, con 49,5% (anche se il 15% era del naturalizzato Antonio Porta), mentre i valori più bassi gli hanno registrati la neopromossa Scafati con l'8% (appena 16' sui 200' totali) e Capo d'Orlando con il 10,5% (21'). Molto bassi anche i valori di Livorno (20%), Siena (22,5% con Eze schierato da italiano), Reggio Emilia (24%). Un caso particolare per Cantù che ha appena il 27,5%, ma solo grazie ai due "naturalizzati" Shaw e Mazzarino, e che senza di loro i minuti di gioco italiani sarebbero stati solo 3' grazie a Della Felba.
E' veramente un peccato vedere questa situazione, perchè molti ragazzi italiani stanno facendo vedere che i talenti nascono anche da noi, con i vari Bargnani, Belinelli, Gallinari, Da Tome, Vitali che devono essere un esempio per incentivare la squadre ad investire sui giocatori di casa nostra. Molti di loro stanno crescendo bene sui parquet di Lega Due, con la speranza che un giorno diventino finalmente protagonisti anche in Serie A.
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