Forse sarebbe più opportuno ridefinirla "non dichiarazione dei redditi", visti i dati che ha fornito l'ANSA che sono relativi alle dichiarazioni presentate dai contribuenti all'erario nel 2005.
Da un'articolo apparso su La Repubblica si possono leggere dei dati abbastanza sconfortanti relativi a diverse categorie di lavoratori che, a quanto pare, guadagnano una miseria anche a confronto di semplici operai.
Eccone un pezzo: I gioiellieri e i titolari di bar dichiarano al fisco meno dei 21.500 euro dei maestri elementari ad inizio carriera I proprietari di saloni per la vendita di autovetture di Piemonte Lazio e Campania, denunciano un reddito inferiore 16.000 euro, cioè a quello del loro concittadino che, con la tuta blu, varca da 15 anni il portone di Mirafiori, Cassino e Pomigliano d' Arco. Sotto i metalmeccanici anche la media dichiarata dai tassisti. Ma i paralleli possono proseguire. Un dentista in Campania dichiara meno dei 25.000 euro di un poliziotto, mentre nel Lazio arriva a malapena a un impiegato dibanca (28.000).
Questo QUI è tutto l'articolo.
Secondo Visco "vi sono province e settori in cui i tassi di irregolarità superano il 50%" ed è propri in quelle situazioni dove il Governo dovrà cercare di intervenire in maniera efficace, per far sì che in futuro le tasse siano davvero distribuite in maniera equa.
Spero vivamente che tutte le persone citate nell'articolo (si, gli evasori) abbiano avuto almeno il buon senso di non farsi vedere in piazza a manifestare contro il Decreto Bersani. Ma non ne sono sicuro......
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