24 maggio 2008

Morire a 23 anni

E' difficile trovare delle parole per spiegare la morte di un giovane. Lo è ancor di più spiegare quella di due giovani, innamorati, che si spengono a 23 anni per mano di un pirata della strada che non ha rispettato il semaforo rosso. E' successo a Roma.
Se poi si pensa che il "pirata" è un tossicodipendente, con la patente sospesa a causa di precedenti penali e lesioni, per di più sottoposto a Daspo, a quel punto non si capisce più niente.
Leggere una notizia del genere, anche da estranei, ti manda in confusione, ti fa sentire un senso di vuoto, ti fa montare la rabbia.
Dopo un'pò di annebbiamento i pensieri iniziano a schizzare via dal cervello come schegge impazzite, e vengono fuori le prime domande, alle quali spesso non c'è risposta.
Perchè un'infame del genere era a piede libero? Si sperava in una riabilitazione? Beh, questa riabilitazione è costata due vite, e chissà cos'altro in passato.
Stiamo diventando delle bestie senza il senso della vita? Come si fa ad investire due ragazzi ed a non fermarsi per vedere in che condizioni sono, lasciandoli per terra a morire?
Come si fa a spiegare la morte di due 23enni investiti da un bastardo?
La cosa peggiore è che la pena per questo stronzo non sarà certo esemplare, magari sarà fuori in una decina d'anni. Perchè una persona (?) del genere dovrebbe finire i suoi anni dentro una cella, nemmeno troppo grande, a pane ed acqua. Ed anche in quel caso non sarebbe giustizia, perchè mancheranno sempre all'appello 2 vite che nessuno potrà più restituire.
Che schifo, che tristezza.

3 commenti:

Chit ha detto...

Il problema è che questo non lo si può neanche espellere mannaggia...

Anonimo ha detto...

Che enorme tristezza..

Old Whig ha detto...

Ho provato la tua stessa rabbia, la tua stessa tristezza.
L'unica vera Giustizia non è di questo mondo.
Che Dio accolga in Cielo questi due innocenti.