
Un ragazzo deve sostenere un importante esame scritto all'università. E' preparato, ma affronta la prova con una certa tensione. Il professore è un'ulteriore fonte di paura: corre voce che abbia la mania di misurare attentamente il tempo dell'esame. Chi consegna dopo che tale tempo è scaduto, è bocciato. Il ragazzo scrive e scrive e non si accorge che il tempo è scaduto, e il professore non accetta il foglio. Inutile ogni protesta da parte dell'allievo, il quale lo prega in tutti i modi. La pila degli altri elaborati degli altri studenti è già sulla cattedra. In preda allo scoramento si dirige verso l'uscita dell'aula, ma poi si blocca, torna su i suoi passi e affronta il professore di petto: "Lei non sa chi sono io!" grida al docente. E il professore di rimando: "No, e non mi interessa proprio!".
E il ragazzo: "Benissimo". Alza la pila dei compiti, infila il suo nel mezzo, e fugge a gambe levate.
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