Probabilmente avrebbe fatto bene un'altra giornata di stop, ma l'importante è che quella di Domenica non sia una "ripartenza", ma bensì un nuovo avvio, la "partenza" di un calcio nuovo, di un modo nuovo di vivere questo sport soprattutto allo stadio.
A tal proposito ieri ho trovato molto interessante un articolo di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera, ed invito tutti a leggerlo.
Bisogna ripartire con un calcio nuovo, con un calcio moderno, che stia al passo con i tempi, un calcio che non porti più agli scontri, alla violenza, all'odio. Bisogna ripartire con un calcio che porti di nuovo la voglia di andare allo stadio, a tutti. Alle famiglie, ai bambini e non solo ai cosiddetti ultras.
Il primo passo da parte del Governo è stato fatto con delle misure preventive molto più severe rispetto al passato e con l'annullamento delle deroghe concesse per gli impianti non a norma.
Eccone alcune:
- partite a porte chiuse per gli impianti non ancora a norma
- divieto di vendita in blocco di biglietti per i tifosi in trasferta
- reclusione da uno a quattro anni per chi lancia o utilizza negli stadi o nelle immediate adiacenze razzi, bengala, petardi, fumogeni, bastoni od oggetti contundenti; la pena è aumentata in caso di danni alle persone e di sospensione della partita
- reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 500 a 2.000 euro per chi viene trovato in possesso dei predetti mezzi atti a offendere
- l'ambito della flagranza ampliato a 48 ore per i delitti sopra illustrati
- inasprimento del divieto per le società sportive di corrispondere agevolazioni a soggetti condannati o associazioni di cui fanno parte i medesimi soggetti (la sanzione amministrativa sarà da 20mila a 100mila euro)
- snellimento delle procedure per adeguare gli impianti.
L'importante ora è che queste norme vengano applicate severamente, alla lettera, e che non siano raggirate come è successo fino ad oggi. Altrimenti risulteranno ancora una volta inutili.
Intanto durante questa settimana, a partire da domenica scorsa, tutti i media hanno perso un'occasione per dar spazio agli altri sport. Giornali e televisioni si sono riempiti ancor di più delle solite notizie sul calcio, con il solito monologo, con la differenze che non si parlava delle solite partite ma di episodi di violenza e di come risolverli.
5 commenti:
Bel blog, sono arrivato qui da Nalia e condivido molti tuoi post...tornerò a visitarti....
Ciao acpelli, grazie della visita...... farò una visita anch'io al tuo Blog.
Tornando all'articolo, secondo me, ti fai solo delle illusioni. Il mondo del calcio gira intorno ai soldi e questo è l'unico motivo per cui tutto è già RIpartito.
Piuttosto trovo singolare che chi, quando era all'opposizione, criticò aspramente i biglietti nominali, adesso operi questo giro di vite. Anche se, a pensarci bene, sono gli stessi che mettevano le bandiere colorate della pace per la missione in afhanistan e, adesso, la rifinanziano. Sono gli stessi che hanno adottato misure messe in cantiere dal governo precedente e che, con le liberalizzazioni, almeno a sentire il Ministro bersani, hanno ottenuto il consenso del 70% dell'elettorato della destra. Insomma, stanno facendo una politica di destra. Ora, vi chiedo, a voi elettori della sinistra, non vi sentite un pò COGLIONI? Eppure qualcuno vi aveva avvertiti...
Le aspre critiche di cui parli non le ricordo, ma se le riporti saranno senz'altro vere.
Ma visto che sul mio Blog scrivo a titolo personale (e ci mancherebbe altro), non vedo il nesso con quello che riporti, salvo il fatto di voler portare le discussioni e spesso in modo inesatto.
Le misure prese dal precedene Governo a mio avviso erano utili ma non sufficienti, e soprattutto non è stato sufficiente il modo in cui sono state messe in pratica.
Apro una parentesi sulla politica, che non farte di questo tema: il Governo deve lavorare per il Paese, e non per i propri elettori. Quindi ben vengano leggi e quant'altro che ottengano il consenso di tutto il Paese e non solo di una parte. Purtroppo anche in politica ma soprattutto nell'elettorato c'è chi vorrebbe un Paese diviso, io vorrei sempre vedere un Paese unito.
Sei te che fai riferimento ad un COGLIONE, al secolo Silviuccio Berluscao, che tratta come coglioni anche i propri elettori che troppo spesso non hanno la forza e la capacità di rendersene conto.
Ok, il mio commento aveva poco a che vedere con l'articolo, ma era il giorno in cui sono usciti i Dico ed ero fuori di me! Perchè non scrivi un articolo sull'argomento, così posso commentare a proposito?
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