Quella dei costi di ricarica dei cellulari è una battaglia che va avanti ormai da tempo, ma per il momento i gestori della telefonia mobile italiana non ne vogliono proprio sapere: i costi di ricarica restano.
Le iniziative per cercare di abolire quella famosa tassa sono state tante, soprattutto on-line, ma non son servite.
Sarà per questo che ora sono intervenuti anche l'Autorità per le Comunicazioni e l'Antitrust, che bocciano quei costi, applicati soltanto in Italia all'interno dell'UE, ipotizzando l'abolizione di questo costo fisso.
In una ricarica di 50 Euro ci sono 5 Euro di tassa, ovvero il 10%.
In una ricarica di 4 Euro c'è 1 Euro di tassa, ovvero il 25%.
La tassa scende con una ricarica di 250 Euro dove 5 Euro sono di tassa, ovvero il 2%.
I gestori telefonici si difendono dicendo che per loro è un costo, però leggendo le cifre vediamo che hanno un guadagno di 1,7 miliardi di Euro solo per questo "servizio", che a loro costa 769 milioni di Euro. Qualcosa non torna.
2 commenti:
Chissà perchè in Italia si fanno confronti con l'estero solo quando l'utente paga meno (vedi Trenitalia), MAI quando paga di più!!!
Beh, è normale, bisogna prendere dei punti di riferimento "migliori di noi" e non quelli peggiori......
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