Ho trovato sul computer un file word intitolato "Noi che......". Si tratta di una specie di racconto, impostato intorno al calcio (non quello professionistico), che parla dei giovincelli degli anni '80, quando il Mondo era un'pò diverso rispetto a quello odierno.
Riporto qua sul Blog alcuni di quei passaggi, quelli dove molti ragazzi della mia generazioni si ritroveranno sicuramente:
- noi che... finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa;
- noi che... costretti alla regola di "portieri volanti" o " chi si trova para";
- noi che... "portieri volanti" e..."segnare da oltre centrocampo vale?" - Vale...vale tutto!
- noi che... quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi ci sentivamo davvero i più bravi, i più importanti;
- noi che... l'ultimo che veniva scelto era sicuramente destinato ad andare in porta;
- noi che... avevamo sempre un soprannome passibilmente infamante ma nessuno si offendeva;
- noi che... chi arriva prima a dieci ha vinto;
- noi che... mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c'era sempre qualcuno che diceva: "chi segna l'ultimo vince" incurante del punteggio che magari era in quel momento 20 a 1;
- noi che... abbiamo vissuto con terrore l'epoca delle "Espadrillas" con le quali ai piedi non si poteva giocare a pallone;
- noi che... il pallone di cuoio sapevano come era fatto perché lo vedevamo in Tv esclusivamente ad esagoni bianchi e neri;
- noi che... o il SUPER TELE (in mancanza d'altro) o l'ELITE (lo standard) o il TANGO DIRCEU se andava di lusso o nei giorni di festa;
- noi che... non potevamo sederci sul pallone altrimenti diventava ovale;
- noi che... il proprietario del pallone giocava sempre anche se era una schiappa e non andava nemmeno in porta;
- noi che... anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal. "Goal o rigore" metteva sempre tutti d'accordo;
- noi che..."siete dispari posso giocare?" - "Eh non lo so, il pallone non è mio (nel caso in cui il pretendente fosse uno scarso)!";
- noi che..."mi fate entrare?" - "Si basta che ne trovi un altro sennò siamo dispari";
- noi che... riconoscevamo i calciatori anche se sulla maglietta non c'era scritto il nome;
- noi che... il n° 1 era il portiere, il n°2 ed il n° 3 i terzini destro e sinistro, il n° 4 il mediano di spinta, il n° 5 lo stopper, il n° 6 il libero, il n° 7 l' ala destra, il n° 8 una mezzala , il n° 9 il centravanti, il n° 11 l'altra punta possibilmente mancina, il n° 10 la mezzala con la fascia di capitano perché era inevitabilmente il più bravo;
- noi che... gli stranieri al massimo 2 per squadra e li conoscevamo tutti;
- noi che... dormivamo con le figurine Panini sotto il cuscino;
- noi che... quando aprivamo le bustine pregavamo per non trovare triplone o quadriplone il solito calciatore e poi iniziavamo con la solita routine del "celo, manca";
- noi che... il calcio in Tv lo guardavamo solo la Domenica ed il Mercoledì;
- noi che... la Domenica alle 19,30 vedevamo un tempo di una partita di calcio;
- noi che... vivevamo in attesa di 90° minuto e ci sentivamo protetti dalle figure paterne di Paolo Valenti, Necco da Napoli, Bubba da Genova, Giannini da Firenze, Vasino da Milano, Castellotti da Torino, Pasini da Bologna, Tonino Carino da Ascoli, Strippoli "riporto" da Bari o Lecce;
- noi che... Ciotti :..."scusa Ameri, scusa Ameri....clamoroso al Cibali" (che nella nostra fantasia era più famoso di Catania);
- noi che... oggi sorridiamo quando in Tv si inventano i più incredibili sondaggi tipo: "chi è stato il più forte giocatore di tutti i tempi: Pelè o Maradona?" senza considerare che di Pelè abbiamo visto sempre gli stessi 4/5 goal;
- noi che... alla DS potevamo vedere i servizi della serie A, i goal della serie B, il Gran Premio, Tennis, Basket e la pallavolo senza doverci sorbire ore di chiacchiere per vedere 4 goal;
- noi che... andavamo all'amica del cuore di quella che ci piaceva e le chiedevamo: "Dici a Maria se si vuole mettere con me?" Il giorno dopo tornava e la risposta era sempre la stessa: "Ha detto che ci deve pensare..."
- noi che... agli appuntamenti c'eravamo sempre tutti, anche senza telefonini;
- noi che... oggi viviamo lontani, ma quando usciamo di casa e giriamo l'angolo speriamo sempre di incontrarci con il pallone in una busta di plastica;
Noi che...... per nostra fortuna abbiamo visto un bel Mondo.
3 commenti:
Pensa te... mi tocca darti ragione!!! Il nostro mondo è stato decisamente più romantico e bello di quello che sono costretti a vivere oggi i ragazzi.
il supertele !! Bellissimo fare i tiri "al giro" con il supertele ! :-D
io che...da bambina avevo un cestone di capelli neri, corti e ricci e i maledetti dei miei amici di montagna mi facevano giocare a calcio con loro solo se tiravo di sinistro...e per questo ero conosciuta da tutti come DIEGO MARADONA...bei tempi, sì...MA VAFF... =P
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