26 gennaio 2007

Tutti a casa: avanti i giovani!

Se diamo un'occhiata alla classe politica (o politicante) italiana vediamo che le facce di oggi sono le stesse di ieri, e probabilmente saranno anche quelle di domani.
Sarebbe molto bello ed interessante invece vedere un rinnovamento, vedere dei giovani alla ribalta, vederli entrare in scena in entrambi gli schieramenti. Tutto questo magari mettendo fine alle continue polemiche, ai soliti giochi di potere, alle schermaglie infantili che giorno dopo giorno noi contribuenti sentiamo nelle nostre orecchie.
Mi piacerebbe vedere i politici pensare veramente al bene del Paese interno e non solo ad una parte di esso, non al proprio interesse, non alla propria posizione.
Mi piacerebbe vedere dei politici che possano dare fiducia e sicurezza ai cittadini, senza scheletri nell'armadio, senza le solite doppie facce, ma con la trasparenza necessaria, con dignità.
Purtroppo sono consapevole che le mie speranze resteranno tali, che è una pura utopia pensare che la classe politica italiana possa cambiare da un giorno a un'altro, ma credo che non sarà possibile nemmeno col passare del tempo.
Del resto si sa che in Italia si fa di tutto pur di avere sotto il culo una poltrona, il politico è una vera e propria professione ormai, una scelta di vita. Loro hanno deciso di restare per sempre dei nostri dipendenti, noi li paghiamo profumatamente perchè restino tale, per dar loro la possibilità di aiutare se stessi e le loro famiglie più che il nostro Paese.
Sarebbe davvero interessante vedere i politici tornare a lavorare dopo 10/15 anni di Parlamento, a parer mio sarebbe doveroso un ricambio generazionale, non permettere a lor signori di vivere alle nostre spalle per tutta la vita, ed invece no. C'è chi si siede su quelle poltrone addirittura da 10 legislature, molti altri invece da 7, 8 e 9 legislature. Si, penso che la mia sia davvero pura utopia......

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me c'è bisogno di "quote-giovani", altro che "quote rosa": ma va da sè che un tale provvedimento non verrà mai adottato dai nostri ridicoli e paleozoici despoti.
Così come penso che l'innalzare lo sbarramento sia un'ulteriore misura protezionistica nei confronti del loro esagerato e mal riposto potere, tagliando fuori la novità. Di cui i giovani dovrebbero essere portatori.
D'accordo con te su tutta la linea.

Anonimo ha detto...

Incredibilmente, sono d'accordo con i concetti che esprimi.
Provo a spiegare i motivi.
Il parlamentare gode di benefici talmente alti (a partire dallo stipendio) che la sua prima (e forse unica) preoccupazione è MANTENERE IL POSTO DI "LAVORO". Non gli interessa fare il bene del Paese, ma mantenere lo status raggiunto. Adesso, al fine di evitare che qualche "scellerato" vada a Roma con l'idea di cambiare le cose, hanno inventato (a partire dalla regione Toscana) il voto di lista e non più al candidato. Così scelgono tutto loro! Siamo veramente in una situazione, dove l'unica soluzione è la RIVOLUZIONE (non necessariamente armata).
Mi fa infine ridere la tua affermazione finale: ti piacerebbe vedere "tornare a lavorare" i politici dopo 10/15 anni di parlamento? E quanti di loro pensi che abbiamo lavorato, prima? Sull'esempio del PCI-PDS-DS, tutti i partiti si creano i propri candidati all'interno: il primo livello è il volantinaggio elettorale e poi su su fino a funzionario di partito e candidato.
Negli ultimi anni in Italia abbiamo avuto un non politico, uno che veniva dal mondo del lavoro: perché pensate che la sinistra si sia sempre scagliata così fortemente e decisamente contro Berlusconi?