Lunedì 3 Settembre inizierà il Campionato Europeo di Basket, ma per l'Italia l'orizzonte riserva una serie di preoccupazioni manifestate anche dal CT Recalcati.
All'inizio della preparazione la squadra azzurra veniva descritta come la più talentuosa della storia cestistica italiana, tanto da portare dei "folli sognatori" a pronosticare senza problemi un arrivo in finale della squadra azzurra, o quantomeno il 3° posto finale.
La squadra italiana è composta da un Mix di giocatori esperti (con medaglie importanti al collo) e giovani talentuosi in rampa di lancio, ma non è detto che sia sufficiente per poter vedere realizzati i sogni di gloria cullati nel mese di Luglio.
A complicare la situazione in casa azzurra poi è arrivata la sorte, che ha portato via a Recalcati il talento di Gallinari, l'energia di Rocca e l'esperienza di Galanda, lasciandoli a disposizione un Bargnani con la schiena ballerina ed un altro paio di giocatori importanti non in perfette condizioni.
Se si vuol provare a lottare per una medaglia in una grande manifestazione ci vogliono almeno due componenti fondamentali: i giocatori giusti e l'organizzazione di squadra, che poi vanno contrapposti agli stessi tipi di valori che metteranno in campo le squadre avversarie.
A livello di giocatori l'Italia può contare su dei fenomeni come Bargnani e Belinelli, ma sono poca cosa rispetto a quello di cui dispongono le altre squadre. Se andiamo a guardare gli altri 10 azzurri si può tranquillamente dire che nessuno di loro giocherebbe titolare in molte delle altre nazionali che sono accreditate per la vittoria finale, ed anche gli stessi Bargnani e Belinelli in acune di queste farebbero fatica.
Nel ruolo di playmaker non abbiamo un Parker, un Jasikevicus, uno Zisis, un Papaloukas. Nel ruolo di guarda ci sogniamo un Kaukenas, un Navarro, un Diamantidis, uno Spaniulis, un Becirovic. Nel ruolo di ala piccola vorremmo avere un Siskauskas, un Boris Diaw, un Pietrus. Nel ruolo di ala grande, nonostante Bargnani, ci troveremo di fronte Nowitkzi, Gasol, Garbajosa, Smodis, Kirilenko. Per non parlare del ruolo di centro dove combatteremo contro Nesterovic, Lorbek, Milicic, Papadopolus, Javtokas, Lavrinovic.
A livello di organizzazione di squadra è evidente come questa nazionale non sia a livello delle altre, almeno per quello che si è visto nei vari tornei di preparazione all'Europeo. Il gioco di Recalcati non convince, le soluzioni tattiche sono ormai le stesse da anni, sia in attacco che in difesa. Ma non convince nemmeno l'atteggiamento di alcuni giocatori di questa squadra (Belinelli in primis, spesso indisponente) che non rispecchia lo spirito che dovrebbe avere la nostra nazionale, lo spirito che aveva dato un'pò di risalto a questa squadra portandola fino all'Argento olimpico.
Se c'è qualcuno che ha ancora voglia di sognare deve dire a questi ragazzi che devono iniziare a sputare sangue, a dare l'anima, deve dirgli che devono tornare operai. E molto probabilmente potrebbe non bastare.
Il tempo dei sogni è finito, ora è arrivato il momento di giocare, e dal parquet viene sempre fuori la verità.
2 commenti:
magari abbiamo diverse opinioni su alcuni punti, ma è importante che ci siano tanti che parlano di basket a un livello blog, così diffuso.
ti posso piazzare tra i miei links?
tanto l'ho già fatto :)
Ciao Alex.... benvenuto sul Blog!
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