15 maggio 2009

Fortitudo Bologna in LegaDue

Zoran SavicOra è ufficiale, dopo il verdetto del campo è arrivato anche quello del CAF e delle giustizia sportiva: la Fortitudo Bologna è retrocessa in LegaDue al termine del campionato italiano di Basket di serie A 2008/2009.
La squadra bolognese, finalista per 10 volte dal 1996 ad oggi e tricolore nel 2000 e nel 2005, ha vissuto un vero e proprio "anno horribilis" culminato con la retrocessione ed il conseguente ritorno nella seconda serie nazionale che aveva lasciato nella stagione 1992/93.
Nonostante un budget abbstanza alto (tra i primi 5 in Italia) e dei giocatori che senza dubbio sono di primo livello (Mancinelli su tutti) la Fortitudo è retrocessa a causa di scelte tecniche ed amministrative totalmente rivedibili. I principali imputati di questa disfatta non possono che essere il presidente Gilberto Sacrati ed il GM Zoran Savic, il più pagato nel suo ruolo in Italia.
Sacrati ha pensato di poter riuscire a gestire una società sportiva di primo livello senza le minime conoscenze in materia, cercando di emulare anche e soprattutto e livello mediatico il suo alter ego sull'altra sponda di Bologna, quel Sabatini che in questi anni ha avuto stagioni altalenanti come presidente della Virtus. Ed infatti tutto questo non è bastato.
L'altro personaggio sul banco degli imputati è Zoran Savic, il GM della squadra bolognese che nel Giugno 2008 era arrivato in pompa magna direttamente da Barcellona. La squadra costruita dal serbo non ha avuto nè capo nè coda. Ha preso Huertas con un ingaggio superiore a quello di McIntyre (MVP del campionato), ha messo insieme due teste matte come Joseph Forte (tagliato dopo appena 3 partite di campionato) e Qyntell Woods (poi tagliato anche lui), ha riportato in Italia Slokar (che in serie A ha sempre fatto fatica dai tempi di Treviso) e Dalibor Bagaric pagato a peso d'oro ma che è stato praticamente inutile ed inutilizzato.
Ora la Fortitudo deve ripartire, e lo farà ancora con Sacrati e Savic (che lavorerà un anno gratis). Sarà difficile trattenere Stefano Mancinelli, il giocatore più rappresentativo della squadra bolognese, dalla cui cessione però la Fortitudo potrebbe incassare un'pò di soldi per costruire la squadra del futuro. Come? Con un coach giovane e motivato che abbia un minimo di esperienza e soprattutto con un buon nucleo di giovani italiani che possa poi dare un'pò di continuità alla squadra nei prossimi anni.

Gilberto Sacrati

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