
Manca poco più di un mese alle prossime
elezioni, la scena politica italiana che è in continuo fermento, con la
campagna elettorale ormai nel vivo, in attesa dei fuochi d'artificio che verranno sparati nelle ultime ore prima del voto.
E come spesso accade, molti esponenti politici pensano prima di tutto a parlare deli avversari invece che dei propri programmi.
Bisogna registrare il primo ritiro dalla "competizione", con
Clemente Mastella che rinuncia a candidarsi appena 5 giorni dopo l'annuncio della propria candidatura. "
Sconfitto, prima ancora di essere probabilmente sconfitto sul campo, rinuncio a candidarmi" sono queste le dichiarazioni di San Clemente, che qualche giorno fa non aveva risparmiato parole dure a
Berlusconi:"
il cavaliere ha dichiarato piu' volte che la riconoscenza e' tutto. Poi e' bastato il no di un Fini o un Maroni qualunque per sconfessarlo". Senza dubbio ha avuto più stile di chi gli aveva promesso mari e monti per "abbandonare"
Prodi, ma quando c'è stato da ripagare la fiducia dimostrata ha fatto dietrofront.
Coglie la palla al balzo
Pirferdy Casini, che non ha sprecato un minuto per parlare del "nemico"
Berlusconi e del "
replicante"
Fini, soccorrendo
Mastella e dichiarando che "
gli fa schifo" chi, "
dopo averne utilizzato i servigi", dà a
Mastella "
il calcio dell'asino". Che sia un tentativo per aggiudicarsi gli elettori del
Re di Ceppaloni?
Intanto
Veltroni ed il suo
PD hanno avuto il loro da fare per la polemica innescata dai
Radicali sulle liste elettorali. Il problema ora sembra risolto, ma c'era davvero bisogno di questo accordo? Sembra che gli elettori abbiano avuto qualche dubbio in proposito, ma
Veltroni continua a piacere, soprattutto perchè spiega qual'è il suo programma e come vuole attuarlo. Riuscire a farlo poi è un'altro discorso, come si è visto negli utlimi 15 anni.
Berlusconi continua a parlare di numeri e sondaggi, snocciolando sempre cifre diverse rispetto a quelle dei suoi avversari che secondo il cavaliere sono "
abili a mentire", naturalmente continuando a parlare degli avversari invece che tentare di spiegare come attuerà le sue riforme e dove prenderà i soldi di cui ha bisogno lo Stato. Probabilmente ci penserà la "finanza creativa" di
Tremonti, che in 5 anni ha avuto il merito (?) di far aumentare il debito pubblico italiano. Questa volta il buon Giulio non potrà più ricorrere al condono. Intanto il Pdl candida la signora
Fede in Campania.
Nella
Sinistra Arcobaleno il candidato premier
Bertinotti appare vecchio e stanco, soprattutto di idee, continuando assurdamente a parlare ancora nel 2008 di lotta di classe. Altra nota negativa la candidatura di Caruso in Veneto.