27 febbraio 2008

L'importanza dei sondaggi

Qualcuno dovrebbe proteggere il buon nome dei sondaggi, soprattutto quelli politici pre-elettorali. Bisogna far si che non vengano usati a proprio piacimento, devono essere veritieri e riportati nel modo corretto.
Ci pensa Berlusconi a far chiarezza, attaccando l'avversario Walter Veltroni che secondo il cavaliere ha "iniziato a usare le armi di sempre in campagna elettorale e diffondono sondaggi artefatti e non veritieri, per i quali il Pdl avrebbe solo 6 punti di vantaggio".
Euromedia Search, società controllata dal gruppo Mediaset, è quella che da il maggior vantaggio al Pdl, ed è proprio ai loro sondaggi che fa riferimento Berlusconi. La direttrice della società fa sapere che c'è "un distacco compreso tra gli 8 e i 10 punti percentuali, in quanto è tra il 44 e il 46% la coalizione che indica Berlusconi Premier e tra il 36 e il 38% quella che indica Veltroni". Nessuno dovrebbe vietare di essere ottimisti, quindi il distacco di 6 punti ipotizzato da Veltroni (44% contro il 36%) non sarebbe proprio un artefatto.
Comunque sia, qualunque sia la verità (la differenza media è di 8 punti), sembra che i dati dei sondaggi siano interessanti, anche per chi ha già la vittoria in tasca. In molti si chiederanno perchè questi dati stiano a cuore ai leader delle varie formazioni politiche?. Semplicemente perchè gli indecisi molto spesso vanno dietro ai sondaggi, e notoriamente c'è sempre un 15% di indecisi che sceglierà chi votare solo all'ultimo momento. Vedere che il Pdl mantiene un cospicuo vantaggio (comunque in diminuzione rispetto a un paio di mesi fa) indurrebbe gli elettori a votare per loro, mentre vedere il PD in forte recupero potrebbe portare gli stessi elettori a votare per Veltroni.

5 commenti:

duhangst ha detto...

Mi mozzo una mano piuttosto che votare Berl.. non riesco neanche a scriverlo!

Giuseppe Gallo ha detto...

Non so se gli indecisi si lasciano convincere dai sondaggi (mi auguro proprio di no).

Però di certo i sondaggi sono un modo per far parlare stampa e tv: uno strumento di propaganda bello e buono. Chissà poi se la ricerca la fanno davvero o se tirano fuori le cifre a caso!

A proposito di Berl..., visto che non lo nomina Veltroni, non nominiamolo neppure noi.

Vaxgelli ha detto...

@ duhangst: e vorrei anche vedere.... prova con qualche diminutivo!

@ giuseppe: secondo me una parte degli indecisi si lascia influenzare. Certo che poi i sondaggi fanno parte della propaganda, e va bene che ci siano. Era l'uscita di Berlusconi che mi sembrava un'pò forzata, più che di propaganda mi sembrava il solito mezzuccio per andare contro gli avversari. Sono contento che Veltroni abbia deciso di non guardare l'avversario, cercando di fare una campagna elettorale "positiva", cercando di prendere le distanze dalla politica degli ultimi 15 anni.

Giuseppe Gallo ha detto...

Sì, infatti condivido la tua analisi.

Sul PD in origine ero molto scettico (e qualche dubbio mi rimane ancora). Però apprezzo anch'io come Veltroni sta conducendo la campagna elettorale. Mi sembra che ci sia un cambiamento netto rispetto al passato. E per questo gli darò fiducia.

Su Berlusconi devo dire una cosa. A parte l'infelice uscita che hai notato tu e l'altra su Di Pietro, fondamentalmente sonnecchia. Non ha più né la verve dei primi tempi né la grinta del 2006. E' strano. Sembra addirittura stanco.

Vaxgelli ha detto...

Articolo di Repubblica che parla dei sonadggi: leggi qui

Anch'io sento di dare fiducia al PD e a Veltroni, almeno nel panorama politico attuale sono quelli che possono far meglio al Governo.

Non credo Berlusconi abbia perso la grinta. Come al suo solito tirerà fuori le unghie nelle ultime due settimane, per provare a prendere i voti dell'indecisi, che quasi sempre condizionano i risultati elettorali. Sulle sue uscite infelici, sono un'abitudine da anni ormai.