21 dicembre 2007

Evelina Manna, l'ago della bilancia?

Evelina Manna sponsorizzata da BerlusconiA quanto pare per l'ex Premier Silvio Berlusconi l'ago della bilancia per ottenere la maggioranza al Senato porta il nome di Evelina Manna, un'attrice romana di secondo piano, molto vicina a qualche contatto del Cavaliere.
Dalle intercettazioni della telefonata tra Berlusconi e Saccà infatti si evince che "questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...", anche se non è da sola perchè secondo Berlusconi dovrà ricevere qualche spintarella anche Elena Russo: "con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?".
Insomma, nonostante un Governo sgangherato ad opposizione del quale il Cavaliere riesce solo a chiedere nuove elezioni, Berlusconi per cercare di ottenere la maggioranza in Senato continua a trattare sottobanco, tentando di concedere qualche "piccolo favore" da qualche personaggio politico che Dante avrebbe collocato nel "nono cerchio dell'Inferno, nell'Antenora". E chi l'avrebbe mai detto?

L'audio dell'intercettazione.

5 commenti:

Paz83 ha detto...

Magari il Cavaliere sperava che questa Evelina, che se si va a vedere nel sito ufficiale ha un signor curriculm,magari davvero per meriti,dicevo, magari sperava che fosse la Manna dal cielo per spintonare il governo, io penso però che quando la politica arriva a giocare anche con queste cosette vuol dire che non ha più nulla da offrire al paese, questa classe politica, destra e sinistra tutta, che è costretta al cambio di look, vedi Pd e pdp o pdl o come si vuole, non riesce davvero più a far nulla, se non litigi e scandali.

Old Whig ha detto...

E' una vergogna che queste intecettazioni siano state pubblicate e divulgate. In nessun Paese civile sarebbe accaduto un fatto del genere.

duhangst ha detto...

Alla fine poi nessuno pagherà per questi scandali, anzi urlando alla privacy cercheranno di nascondere tutto!

Vaxgelli ha detto...

Il bello (o brutto forse) è che quando escono fuori certe cose si pensa prima a giudicare e condannare chi le ha pubblicate (magari ingiustamente, la questione è opinabile) invece che giudicare i soggetti implicati nell'intercettazione stessa. Anzi, detti soggetti molto spesso vengono visti come le vittime......

Questa è la cosa grave, anzi gravissima, che salta all'occhio.


Che poi nessuno pagherà è ovvio, è sempre stato così, altrimenti lo scenario politico italiano sarebbe molto diverso.


Che la politica italiana tutta, da destra a manca passando per il centro, sia ad un livello che difficilmente può scendere più in basso è altrettanto vero, ma probabilmente un'pò di colpa è anche di chi tiene queste persone al loro posto, magari accettando favori, invece di cercare di fare qualcosa che porta al cambiamento della politica italiana, che avrebbe bisogno anche e soprattutto di un netto ringiovanimento.

Paz83 ha detto...

è vero, alla fine la vittima risulta l'intercettato, quando l'intercettazione esce, ma, per non scagliarci sempre verso destra, così da non farci dare dei faziosi, prendiamo il caso consorte, Dalema, Ricucci e i furbetti del quartiere, quando si diffuse la voce delle intercettazioni, per il "diritto?" all'impunità parlamentare, il parlamento stesso deliberò la consultazione e l'indagine solo delle intercettazioni inerenti a Fassino, l'unico da cui non si poteva evincere un bel nulla, non essendo coinvolto direttamente, cioè mai direttamente chiamato in causa, e fu lo stesso Fassino che in un intervista rilasciata a Sky Tg24 prese le difese del mondo immobiliare e affaristico italiano, tendando un vano tentativo per scagionare gli amici implicati, quanto meno agli occhi della pubblica opinione, è vero che stralci di intercettazione in cui dalema era coinvolto uscirono, ma essendo sostenuto da gente come dell'utri, previti ecc nell'affare, che vedeva anche Caltagirone, cognato di Casini e la longa mano di Berlusconi coinvolti, si preferì con unanime consenso( mal comune mezzo gaudio forse)impedire una qual si voglia indagine su quelle telefonate, Dalema poi, che puntava all'attuale posto di Veltroni, o al Pd o a sindaco di Roma fu costretto a farsi da parte per evitare di portare troppi riflettori sulla faccenda che, come possiamo notare è finita già nel dimenticatoio. Questi non sono comportamenti da vittima innocente, a cui per altro nessuno nega un'azione difensiva della propria persona, purchè, in quanto non dovrebbe aver nulla da nascondere, vengano portate avanti alla luce del sole e per le vie legali ordinarie che lo stato di diritto quale è l'Italia, fino a prova contraria, prevede. Ma qui di cose alla luce del sole e di vie ordinarie c'è solo la strada dal proprio maxi appartamento in Roma fino alle stanze del parlamento, quando ci vanno, e null'altro.