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13 settembre 2007

"Questo è il paese dei furbi"

"Ho vinto perché ero più preparato. E forse perché sono stato più furbo. Questo è il paese dei furbi".
E' quanto ha dichiarato a Repubblica uno degli studenti coinvolti nell'ennesima truffa durante i test di ammissione all'Università. La GdF sta indagando, visto che questi test sarebbero stati truccati nelle facoltà di medicina ed odontoiatria di Bari, Ancona e Chieti.
A quanto pare alcuni studenti arrivavano a sborsare cifre che potevano raggiungere anche i 30.000 Euro per poter ricevere una spintarella (un aiutino) durante i test di ammissione. Si tratta di una vera e propria associazione a delinquere.
"Chi nella sua vita agli esami, ai compiti in classe, non ha copiato una volta o almeno ci ha provato? Avanti, provate a dirmelo. Rispetto a prima sono cambiati soltanto i metodi".
Ormai l'esser furbi (come direbbe Vasco) fa parte del gioco, fa parte della cultura, non importa se si tratta di una truffa, l'importante è il risultato e non i mezzi con cui si ottiene.
Il rettore dell'Università di Bari ha commentato così: "Sono sereno, quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci è stato riconosciuto dal ministero e dalla Procura di Bari, ma allo stesso tempo esprimo indignazione e amarezza per quanto rivelato dall'inchiesta, noi siamo davvero la parte lesa". Già, sono loro la parte lesa. Chissà cosa ne pensano gli studenti onesti (o forse è il caso di dire meno furbi) che si erano fatti il mazzo studiando tutta l'estate per superare il test.