Il tecnico palermitano ieri ha tenuto la sua linea di pensiero, continuando per la sua strada dicendo che la sua è una battaglia morale per migliorare i comportamenti nel calcio italiano. Probabilmente ci troviamo di fronte ad un paladino della giustizia sportiva e non ce ne siamo accorti, anche se le sue esternazioni ed il suo comportamento in campo mi farebbero pensare proprio il contrario. Bellissima la sua dichiarazione diretta a Prandelli: "Con lui non ci parlo più". Mi sembra una frase detta da un ragazzino delle scuole medie, perchè già alle superiori queste cose non si dicevano più. Per fortuna che il pallone di gara non era suo, altrimenti al momento dell'espulsione se lo sarebbe portato via e l'arbitro avrebbe dovuto sospendere la partita.
Il presidente rosanero invece si è espresso così:"Da bravo zingarello rumeno ha fatto la sua scelta: per loro la furbizia è un valore. Ieri non è stato leale: sono felicissimo che giochi e che sia rinato da quel buio, ma gli direi che doveva imitare Di Canio che ne ha fatte tante, ma in Inghilterra buttò il pallone fuori con il portiere avversario infortunato, una delle cose piu' belle che siano mai successe". Anche Zamparini è uno che vorrebbe cambiare il calcio, anche se ultimamente ha detto che vorrebbe lasciarlo perchè i valori di questo sport sono venuti meno. Ed infatti dando dello zingaro ad un giocatore ha fatto proprio un bel gesto, molto distensivo direi.
Spiace per i tifosi ed i giocatori palermitani, che in questa circostanza si sono dimostrati molto più civili ed educati rispetto al loro presidente ed al loro allenatore.