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19 maggio 2009

NBA Playoff 2009: Finali di conference

Kobe in jump shotIn gara-7 i Lakers hanno domato i Rockets, mentre i Magic hanno sbancato il campo dei Celtics che fino a quel momento avevano un record di franchigia di 32-0 nelle gare-7 di playoff.
Le Finali di conference quindi vedranno di fronte Lakers e Nuggets ad Ovest, mentre ad Est i Magic di Superman Howard sfideranno i Cavs di King LBJ.
Si inizia stasera con la sfida tra Lakers e Nuggets, con i gialloviola che hanno il fattore campo dalla loro parte. I Nuggets probabilmente sono la squadra che insieme ai Cavs è arrivata più carica di tutti in questo finale di stagione, quindi saranno un ostacolo molto difficile per Kobe e compagni.
Per i Lakers saranno determinanti l'approccio alla gara, la difesa (capace di concedere pochissimo agli avversari, ma che spesso compie dei clamorosi giri a vuoto), l'apporto di due lunghi come Gasol e Bynum e soprattutto Kobe Bryant. Nella serie contro i Rockets Kobe è stato limitato abbastanza bene da Battier ed Artest, con il primo costretto a mettergli la mano davanti agli occhi nella speranza che il n°24 gialloviola non bucasse la retina texana. Altri giocatori determinanti potrebbero essere Ariza e Odom con la loro versatilità ed il loro atletismo.
I Nuggets a mio viso dipendono da Billups, il giocatore che con il suo arrivo ha cambiato la faccia a questa squadra portandola ad essere una delle migliori della Lega. Per Fisher sarà dura tenergli testa, toccherà quindi anche a Farmar, Brown ed in alcuni frangenti a Kobe cercare di annebbiare la vista al faro di Denver. Altra pedina fondemanetale è ovviamente Carmelo Anthony, che con le sue caratteristiche potrà giocare sia lontano che vicino a canestro contro il suo avversario diretto che sarà probabilmente Ariza. Sotto canestro rispetto ai Lakers ci sono meno chili e centimetri, ma Nenè e Martin sono due vere forze della natura, molto atletici e veloci, quindi renderanno la vita difficile ai gialloviola.
Secondo me conterà molto il fattore campo. I Lakers dovranno provare a mantenere il proprio per far loro la serie, perchè andare a vincere ai 1600 metri di altitudine di Denver non sarà facile per una squadra che ha appena giocato una serie di 7 partite.
Ad Est è scontato dire che i Cavs sono favoriti, ma credo che Orlando possa quantomeno fermare almeno una volta Lebron e copagni che sono l'unica squadra imbattuta in questi playoff.

Battier le ha provate tutte per fermare Kobe Bryant, anche con metodi non proprio correttissimi

11 maggio 2009

Playoff NBA doubleface

Kobe Bryant ha sofferto in gara-4 come tutti i Lakers che sono affondati a HoustonHanno due facce i playoff NBA di questa stagione.
Le prime due sono quelle di Lebron James e Carmelo Anthony. Infatti i leader di Cavs e Nuggets stanno guidando le loro rispettive squadre in dei playoff di altissimo livello, nei quali entrambe le formazioni guidano le semifinali di conference per 3-0, con ben 4 match ball a disposizione per accedere alla finale di conference che ormai è a un passo.
Le seconde due faccie sono quelle di Kobe Bryant e Paul Pierce, rispettivamente capitani di Lakers e Celtics, le finaliste NBA della scorsa stagione. Entrambe le squadre stanno faticando mostruosamente contro Rockets e Magic, con le serie di semifinale ferme sul 2-2, am con il fattore campo semrpe a proprio favore.
A quanto pare la gioventù ed il talento di Cavs e Nuggets sembra poter avere la meglio contro l'esperienza delle altre squadre. Sarà veramente così? Oggi come oggi queste due squadre sembrano avere un altro passo rispetto agli avversari, anche se probabilmente c'è qualcuno che la pensa diversamente.

04 maggio 2009

NBA Playoff 2009: la marcia continua


Proseguono i playoff NBA con le semifinali di Conference dove sono approdate tutte le squadre favorite, a parte i Dallas Mavs che hanno fatto fuori gli Spurs distruggendoli.
Inutile dire che la serie più bella del primo turno è stata quella tra Bulls e Celtics, con i campioni uscenti che l'hanno spuntata solo in gara-7. Bella anche la serie "giovane" che ha visto di fronte Heat e Hawks, con le aquile di Atlanta che hanno trionfato in gara-7 grazie soprattutto alla difesa ed al duo Smith-Johnson.
Oltre a queste squadre sono andate avanti come da copione sia Cavs che Lakers, ma anche Nuggets, Rockets e Magic.
Ieri notte sono iniziate le semifinali con Denver che ha avuto la meglio su Dallas, mantenendo così il fattore campo.
Questa notte sarà invece il turno di Lakers-Rockets e di Boston-Orlando. I gialloviola sono senza dubbio favoriti contro Houston, ma la serie è tutt'altro che facile. La squadra di Adelman può contare su uno Yao Ming in ottima forma, oltre che su degli autentici guerrieri del parquet come Artest, Battier e Scola. Ma per i Celtics la sfida sarà ancora più ardua, visto che dovranno affrontare Orlando dopo la serie interminabile vinta contro i Bulls. I biancoverdi però sono i campioni in carica ed hanno ritrovato il miglior Allen delle ultime stagioni e se Paul Pierce tornerà sugli standard dei playoff 2008 saranno dolori per tutti, anche senza Garnett.
La serie più semplice appare quella tra Cavs ed Hawks. Lebron e compagni sono più forti ed hanno avuto a disposizione una settimana di riposo. Le probabilità che anche questa serie finisca 4-0 sono alte, al massimo Atlanta potrà portare a casa un 4-1.

13 maggio 2008

NBA: D'Antoni coach dei Knicks

Mike D'Antoni nuovo coach dei KnicksLa notizia era nell'aria da tempo, ma ora è arrivato il momento dell'ufficialità: Mike D'Antoni è il nuvo coach dei Knicks.
I rapporti del "baffo" con la dirigenza dei Suns (in primis con il GM Steve Kerr) erano logorati da tempo, tanto da portare l'ex "scarpette rosse" a guardarsi intorno, soprattutto dopo l'uscita di scena di Phoenix al primo turno dei playoff.
Le panchine appetibili per D'Antoni erano: oltre ai Knicks c'erano anche Chicago e Dallas in corsa per accaparrarsi il coach dell'anno della stagione 2004-2005, ma alla fine il fascino della Grande Mela ha prevalso, insieme al lauto stipendio che Mike percepirà nei prossimi 4 anni: 24 milioni di dollari.
Gli scenari che si aprono sono molto interessanti e variegati: la Nike vorrebbe vedere i Knicks ai vertici della NBA, per questo sembra che stia spingendo nientemeno che Lebron James a lasciare Cleveland per NY. Inoltre c'è già chi parla di un possibile approdo al Madison Square Garden da parte di Danilo Gallinari che sarebbe ben visto da D'Antoni.
Senza dubbio Mike ha a disposizione un roster di talento (Randolph su tutti) ma non adatto al suo gioco, per cui quest'estate per i Knicks saranno previsti dei grandi cambiamenti. Sperando in Lebron.

18 gennaio 2008

Kobe vs Lebron

Kobe Bryant contro Lebron JamesQual'è il miglior giocatore della Lega nella NBA?
In lizza ci sono sempre gli stessi due giocatori, rispettivamente il n°24 dei Lakers ed il n°23 dei Cavs. Kobe Bryant e Lebron James continueranno ad essere al centro di questa domanda fino a quanto non arriverà un altro fenomeno ad inserirsi nella lotta. Ovviamente ci sono tanti altri giocatori di altissimo livello, a partire da Garnett e Duncan, arrivando fino a Iverson, Wade, Pierce, Anthony e compagnia. Ma i due giocatori nella foto sono inarrivabili.
Bene, detto che la scelta deve essere fatta tra loro due, faccio la mia scelta e dico Kobe Bryant. La classe cristallina del 24 gialloviola ti lascia a bocca aperta, l'eleganza dei suoi movimenti ti porta ad accostarlo addirittura ad MJ (lui è il n°1 di tutti i tempi), anche perchè Kobe come Michael riesce ad essere determinante su entrambi i lati del campo. Lebron ha dalla sua una potenza fisica imbarazzante, è un talento cristallino, ma fino a quando sul parquet ci sarà Kobe dovrà rassegnarsi ad essere il n°2.

01 giugno 2007

Fenomeno

Lebron James (foto da gazzetta.it)Non ci sono altre parole per difinire Lebron James, stella NBA in forza ai Cleveland Cavs.
Dire che è un fenomeno è fin troppo scontanto, visti gli aggettivi che si sono sprecati per il 23 enne (a Dicembre) giocatore statunitense. E' arrivato nella NBA come "The chosen one", per poi diventare "King James".
I record di Lebron non si contano più, ma ieri notte ha firmato un'impresa storica. Ha portato i suoi Cavs ad un passo dalla finale NBA, mettendo a segno 48 punti sul campo di Detroit e portando Cleveland sul 3-2 nella serie. La cosa eccezionale è che James ha segnato 29 degli ultimi 30 punti della sua squadra, risultando letteralmente immarcabile per i Pistons.
La storia lo attende, è solo questione di tempo.