Le morti sulle strade continuano a riempiere le pagine di cronaca, con un inizio del 2007 tremendo e ricco di incidenti stradali mortali.
Ogni volta si cerca di trovare una soluzione a questa piaga, ma la strada intrapresa dal Ministero dei trasporti non è mai quella giusta a mio avviso.
Nel 2003 è stata introdotta la famosa patente a punti, ma i benefici non sono stati quelli sperati. Ora si parla invece di ridurre i limiti di velocità sulle strade, ed anche in questo caso faranno un buco nell'acqua.
Quello che ci vuole sono sanzioni più severe da applicare a chi sgarra, a chi va veloce, troppo veloce. Perchè non è possibile vedere auto sfrecciare a 190 km/h con il conducente decurtato di appena 10 punti sulla patente. Ci vuole il pugno duro.
Se un automobilista viene "beccato" oltre i 160 km/h deve essere obbligatori il ritiro della patente, e non per un mese, ma per un anno, con una bella multa da pagare. Sono sicuro che quando rimonta in macchina li passa la coglia di correre.
Se un automobilista viene trovato contromano in autostrada o in superstrada gli deve essere ritirata la patente per minimo un anno, quello non deve avere idea di cosa siano i cartelli stradali.
Se un automobilista viene trovato a guidare dopo aver fatto uso di sostanza stupefacenti gli deve essere tolta la patente a vita, così come se guida in forte stato di ebrezza (non con i ridicoli limiti che ci sono oggi, dove uno che beve un bicchiere è paragonato ad un ubriacone).
Ci vuole il pungo duro, anche perchè troppo spesso questi pazzi del volante procurano danni (e perdite) agli altri e non solo a loro stessi.
1 commento:
fantastico, meraviglioso. da rivedere spesso e volentieri
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